Pubblichiamo una testimonianza di don Galdino Canova a don Armando Cellere (missionari Fidei donum rientrati dal Brasile) sulla figura di Mons. Mauro Morelli che fu il primo Vescovo della diocesi di Duque de Caxias dal 1981 a 2005. In molti della nostra diocesi l’hanno conosciuto nelle visite fatte ai missionari Fidei donum padovani che hanno operato in questa diocesi brasiliana e nelle occasioni in cui Dom Mauro è passato per Padova. Mons. Mauro Morelli fu un grande esponente nella lotta contro la fame a la denutrizione materno-infantile in Brasile.
Dom Mauro Morelli (1935–2023)
1o vescovo della diocesi di Duque de Caxias, Stato di Rio de Janeiro, Brasile.
Noi (Don Galdino e Don Armando) l’abbiamo conosciuto bene: abbiamo avuto il privilegio di collaborare con lui, fin dall’inizio della nuova diocesi (1981).
Dom Mauro (in Brasile i vescovi vengono chiamati così, con il DOM; mentre i preti con il PADRE), brasiliano dello Stato di San Paolo, dopo gli studi di Teologia fatti negli Stati Uniti, era stato ordinato prete per la diocesi di Piracicaba (SP). La sua intelligenza vivacissima e la sua capacità organizzativa le ha dedicate al popolo di Dio e ai poveri. Era capace di analisi sociali e politiche molto perspicaci, di ampio respiro.
Dopo qualche anno come vescovo ausiliare a San Paolo, fu nominato nel 1981 come 1o vescovo della nuova diocesi di Duque de Caxias (una città-satellite con 1 milione di abitanti, nell’area metropolitana di Rio de Janeiro, tra le favelas–baracche, con contrasti sociali enormi).
Dom Mauro s’è subito appoggiato ai Preti padovani che già erano presenti nel territorio, affidando a ognuno compiti di responsabilità nella nuova diocesi: Padre Francesco Biasin fu nominato parroco della Cattedrale (più tardi, vescovo anche lui in Brasile); Padre Galdino direttore dell’ASPAS (Azione Sociale Paolo VI, ente giuridico che coordina tutti i progetti e le opere sociali della diocesi); Padre Armando divenne il suo vicario generale, l’alter ego del vescovo, per 22 anni, oltre a parroco di varie parrocchie, in successione; Padre Severino Alessio (dal Sacro Cuore di Romano) divenne il rettore del nuovo seminario, ecc. 
Nella nuova diocesi eravamo 26 preti in tutto, 27 con il vescovo!
Dom Mauro ha vissuto con dedizione la sua missione di pastore, cercando il meglio per il suo gregge, aprendo strade nuove, allargando orizzonti, valorizzando e dando spazio ai Laici nella diocesi, riunendo il 1o Sinodo Diocesano.
Era sensibile e preoccupato per i poveri, gli impoveriti-empobrecidos e gli esclusi (e non solo di Caxias, ma del vasto Brasile e del mondo).
Dal Governo Federale del Brasile fu chiamato a presiedere il Consiglio Nazionale di Sicurezza Alimentare; fu uno dei responsabili del Progetto Fame Zero, esteso a tutto il Brasile, fino ad essere nominato Membro del Comitato Permanente di Alimentazione dell’ONU.
A partire dalla sua fede in Cristo, ha dedicato la sua vita a mettere in pratica gli insegnamenti del Vangelo, soprattutto per dare speranza e dignità al popolo, stimolando la partecipazione nelle lotte per nuove politiche pubbliche, creando progetti per combattere la fame e la mal-nutrizione tra i bambini.
Ha lottato per un mondo più giusto e solidale. Diceva: “Dove c’è un nucleo anche piccolo di comunità cristiana, lì c’è un nucleo di coscienza civile e sviluppo sociale”.
È stato vescovo di Duque de Caxias dal 1981 al 2005. Anche da vescovo emerito, si identificava con Papa Francesco, al cento per cento!
Io, Don Galdino, ho collaborato con lui per 9 anni (fino al mio trasferimento nella diocesi di Itaguaì).
Don Armando è stato suo vicario generale, la sua ombra per 22 anni. Dom Mauro viaggiava molto all’estero, per conto delle missioni dell’ONU, o in giro per il Brasile, per conto del Consiglio di Sicurezza Alimentare, per cui buona parte del lavoro pastorale ricadeva sulle spalle di Don Armando. Ma l’uno confidava completamente nell’altro!
Dom Mauro è ritornato alla casa del Padre lunedì 9 ottobre 2023, ad 88 anni di età. È stato sepolto nella sua cattedrale, a Duque de Caxias (RJ).
Don Galdino – Parroco di Cassola
(Foto Vatican News)