4 maggio 2020 – Roraima, Brasile
Qualche giorno fa abbiamo celebrato la festa del patrono della nostra parrocchia, São José Operário nelle condizioni che ci sono richieste dalla situazione di isolamento sociale. In casa tra noi padri (Luigi, Orazio Benedetto) abbiamo celebrato la messa e mandato via facebook la trasmissione: un modo per mantenere il legame con le famiglie e le persone. Infatti, durante la settimana, invitiamo i nostri parrocchiani a seguirci in alcune altre trasmissioni di preghiera e di formazione biblica. Caracaraí, la città dove ci troviamo a prestare servizio, conta circa diecimila abitanti nel suo centro e con questi, un minimo di contatto rimane possibile. Sentiamo invece molto la mancanza di quelli che abitano più lontano nelle comunità rurali o lungo il fiume: con loro praticamente riusciamo a scambiare solo qualche messaggio…
La situazione di contaminazione del Covid19 sta ancora crescendo, registrando nello stato di Roraima il giorno 2 di maggio, 923 casi confermati, 111 recuperati e 9 morti. Sappiamo che questi dati non sono sempre obiettivi, ma rispecchiano quello che si è riusciti a misurare… Molto più preoccupante invece, rimane la situazione di Manaus dove i dati sono certamente sballati, visto che sono dichiarati 476 morti. Infatti se prima dell’esplosione della contaminazione, Manaus (nello stato dell’Amazzonia) registrava la sepoltura di circa 30 persone al giorno, in queste ultime settimane, le sepolture sono arrivate a essere circa 100 al giorno.
Ci preoccupa la situazione di Manaus, perché, anche se la città si trova a 900 km di distanza, i contatti sono molto frequenti.
Da alcuni giorni anche lo stato di Roraima ha intensificato le misure di prevenzione e perciò è obbligatorio muoversi con la mascherina e i commerci sono chiusi o prestano servizio nella porta di entrata.
Il governo centrale del Brasile ha varato alcune misure economiche per far fronte alla situazione come un aiuto di 600 R$ ai lavoratori informali. Se da un lato questo pare una misura necessaria per aiutare e evitare il caos, dall’altra è evidente che il principale obiettivo è fare in modo che l’economia funzioni, infatti dall’altro lato registriamo come il governo continui a passar sopra i diritti dei popoli indigeni e dei piccoli agricoltori. Non tutte le istituzioni brasiliane la pensano allo stesso modo, anzi. In una recente nota, REPAM Brasile ha scritto al Ministero Pubblico Federale che si è dimostrato alleato della causa ambientale dell’Amazzonia: “continuiamo ispirandoci e appoggiandoci nella cura con questa parte sacra del mondo, culla della vita di molte specie e popoli, base dell’equilibrio climatico e ambientale di molte regioni”. Queste e molte altre voci differenti e attente alla vita, fanno sperare, anche perché pare che la voce del governo cominci a trovarsi un poco più isolata nelle sue posizioni estreme e chiaramente aggressive verso l’Amazzonia.
Noi missionari in Roraima stiamo bene e in salute, anche don Lucio che si trova nella capitale, Boa Vista. Queste alcune righe, vogliono essere ancora una volta il nostro abbraccio e la nostra benedizione che la terra di missione vi invia. Molte grazie per i vostri ricordi e messaggi! Con molta fiducia che il Buon Pastore che abbiamo celebrato ieri, continua a guidarci!.
Abraços, Pe. Luigi
Per INFO: pagina facebook della missione https://www.facebook.com/paroquiasaojosecci/