Condividiamo una lettera inviataci da don Giuseppe Ghirelli, missionario fidei donum di Anagni ora in Etiopia, nella quale racconta l’iniziativa in preparazione alla Giornata Missionaria Mondiale.
Carissimi amici fidei donum friends,
nella vita ci sono delle belle iniziative che ci portiamo dentro e ricordiamo sempre con piacere.
Vi parlerò di una bella esperienza fatta fin dall’età giovanile durante il mese di ottobre per la Giornata Missionaria Mondiale.
Ad Anagni si organizzava la tenda missionaria lungo il marciapiede del viale Regina Margherita. Non so se si fa ancora qualcosa del genere, ma serviva molto per aggregare i giovani e far conoscer a tante persone il mondo missionario. Andato parroco a Carpineto ho lanciato l’idea delle caldarroste missionarie, nello stand preparato dall’Azione Cattolica si offrivano le caldarroste insieme ad un bicchiere di vino chiedendo un’ offerta da destinare alle missioni.
In Etiopia ho proposto l’orto missionario. Si lavora l’orto, poi insieme ai parrocchiani, il giorno del mercato locale, si riempiono i sacchi con i prodotti dell’orto, si carica il tutto sulla carriola e insieme si va al mercato a venderli per aiutare i missionari.
Dovreste vederci. Lungo la strada la nostra carovana è osservata da tutti, al mercato poi guardano e comprano i prodotti del nostro orto che per la città di Adaba sono una novità. Tutti gli altri vendono i prodotti locali noi vendiamo prodotti provenienti da semi portati dall’Italia e la gente comincia ad apprezzarli e a chiederceli.
La gente è contenta, i parrocchiani di più perché vendono tutto e ricavano i soldi per le missioni.
Così, vedete, non ho inventato niente di nuovo ma ho solo rilanciato anche in Etiopia una bella iniziativa che aveva funzionato con buoni risultati in Italia.
E la storia continua: dalla tenda missionaria ,alle caldarroste missionarie , all’orto missionario,… evvai!!!
don Giuseppe Ghirelli