Una riflessione dopo la visita alla Missione Triveneta in Thailandia
In Asia le 15 Chiese Sorelle del Nord Est Italia, hanno fatto seguito alla Sinodalità di Aquileia alla fine ed all’inizio di due millenni cristiani, per dare inizio ad una “Missione condivisa” verso una Chiesa sorella in Asia, attrezzando una Diocesi, oltre che con opere sociali e pastorali, anche con un “Centro di Spiritualità e Cultura: Laudato Sii”, senza dimenticare l’avviarsi di una fondazione di un Monastero contemplativo-benedettino. Si tratta della Diocesi di Chiang Mai al nord della Thailandia, confinante con Birmania e Laos non lontano dalla Cina Sud. Che splendore aver potuto beneficiare di questo frutto tra Chiese Sorelle non solo grazie ad aiuti economici ma condividendo Persone, come i magnifici missionari dalle Diocesi di Verona, Belluno-Feltre, Padova, Vicenza ecc.: 1°- aver condiviso meditazioni e preghiera per approfondire le radici della comune fede, del nostro donarci alla luce di Colui che per primo ci ha amati e ci ama; 2°- un verificare la giusta pressione del cuore-passione: né bassa, né alta. 3°- un ritessere le ragioni della speranza in noi stessi anzitutto e nella comunione reciproca “poiché cosa gioverà all’uomo guadagnare il mondo intero se poi perde la propria anima?“ (cf Mc 8:36). 4°- aprirsi ad una fecondità personale come quella di giovani sposi che regalano la vita ad altri poiché gratuitamente ricevuta affinché continui il miracolo della “Vita e della Gioia in pienezza” (cf Gv 15,9).
In Asia poi l’umanità acquista una finezza tutta sua come nella sacralità dell’ospitalità e nella discrezione della fraternità fino ad inchinarsi unendo le mani non solo per Dio ma anche per il prossimo in ogni saluto quotidiano. Neppure le teste delle persone possono essere toccate, poiché sacre. Togliersi le scarpe è necessario per entrare in ambienti di intimità (casa, templi, chiesa): come Mosè davanti al misterioso roveto ardente. Già l’Europa è stata invitata a ri-respirare pienamente con i suoi due polmoni Ovest-Est: occidentale ed orientale. Ma questo Oriente è soprattutto quello asiatico: il Vicino Oriente dell’ebreo Gesù, del patriarca Abramo salito da Ur dei Caldei. E’ l’Oriente Medio ed Estremo che si spinse lungo la via della seta per scambi di ogni genere: scopro, per es., che la parabola del Figliol prodigo non è solo di Gesù. 500 anni prima, già Buddha l’aveva forgiata. Leggerne le somiglianze e le differenze mi fa sobbalzare il cuore ed illuminare la mente. Il nostro 2019, qui è già l’anno 2562!
La Saggezza asiatica è colma di storielle, proverbi ed aneddoti fino agli haiku giapponesi ecc. Si va dall’esperienza degli Asceti (fino a Gandhi ad es.) e dei Saggi (come il cinese Confucio per es.) fino ai Monaci contemplativi cristiani dei Padri del Deserto (compresa la confinante Africa), agli Scrittori divertiti (quali Anthony de Mello) od a Teologi policulturali (quali Raimond Panikkar) per accennare degli esempi a mo’ di stimolo a proseguirne la vastità.
Don FRANCESCO SANDRIN
(gennaio-febbraio 2019)