Siamo ancora immersi in una visione di Chiesa “potente e visibile”. Il cambio di paradigma ci impone di trovare il coraggio di percorrere la strada di una Chiesa che sa collocarsi nel mondo senza essere costantemente colei che detta tempi, linguaggi, valori, riferimenti, esperienze e modalità a tutti gli altri; di una Chiesa che vive realisticamente l’essere minoranza; di una Chiesa lievito e non farina; di una Chiesa che riconosce solo in Gesù il cuore di tutto ciò che è e agisce.