L’America Latina è il continente con il più elevato tasso di diseguaglianza sociale, vale a dire con la forbice maggiore tra cittadini ricchi e cittadini poveri. Ed è proprio nei contesti diseguali che i settori di popolazione più vulnerabili (generalmente le donne, i bambini, le minoranze etniche e religiose, i sieropositivi) faticano a soddisfare i loro diritti sociali, politici ed economici. Purtroppo il 45% di bambini, bambine ed adolescenti in questo continente vive la povertà infantile cioè la privazione del diritto alla salute, all’educazione, all’informazione, alla nutrizione adeguata, all’accesso a fonti di acqua potabile e sistemi sanitari di base, ad un’abitazione sicura e dignitosa. Esistono, quindi, aspetti della povertà infantile che vanno al di là dei parametri generalmente utilizzati per la misurazione della povertà, come l’insicurezza, l’abuso fisico, la mancanza di prospettive, l’alfabetizzazione. Tra questi, i bambini più a rischio sono gli indios e gli afro- discendenti.
> BOLIVIA
Il Centro “Casa de los niños” a Cochabamba, accoglie bambini che vivono in una situazione di esclusione sociale, di emarginazione e di povertà. Il Centro ha lo scopo di promuovere socialmente le famiglie disagiate di questi bambini e di reinserirli nel proprio nucleo familiare. Il progetto “Aggiungi un posto a tavola” vuole garantire un pasto completo e una sana alimentazione ai bambini che frequentano la scuola del Centro, che contrasti e prevenga il diffuso fenomeno della denutrizione.
Contributo mensile richiesto: 20 €
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> ECUADOR
I Centri educativi “Paramar” seguiti dall’associazione ASA a Quito sono costituiti da un asilo nido, una scuola materna e un dopo-scuola e accolgono bambini dai 6 mesi ai 12 anni. Generalmente i genitori lavorano tutto il giorno in cambio di uno stipendio basso e non possono badare ai piccoli; il Centro Educativo li accoglie, cerca di migliorare il livello nutrizionale ed educativo per uno sviluppo integrale della persona. Lo sviluppo integrale riguarda non solo il bambino come entità a sé, ma tutta la sua famiglia e l’ambiente nel quale si trova a vivere e con cui si relaziona quotidianamente.
Contributo mensile richiesto: 30 €
APPROFONDISCIIl Progetto “Casabierta” dell’associazione ASA è costituito da 3 case famiglia nelle quali sono ospitati piccoli gruppi di bambini e ragazzi a rischio. Sono tantissimi i bambini, bambine e adolescenti che nella periferia di Quito vivono in situazione di grave disagio sociale: disgregazione familiare, orfani, condizioni di maltrattamento, abbandono progressivo, lavoro infantile e migrazione. L’obiettivo del programma è prevenire l’abbandono, preservare il vincolo familiare e promuovere il ricongiugimento familiare dei bambini e bambine che per diverse ragioni sono senza famiglia o corrono il rischio di perderla.
Contributo mensile richiesto: 30 €
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