Lo scorso mercoledì 30 gennaio 2019, don Giuseppe Cavallini, sacerdote fidei donum in Amazzonia nello stato di Roraima-Brasile, a casa per qualche settimana, ha incontrato la sua comunità di origine, Casalserugo, per far conoscere i suoi primi passi in questa nuova missione padovana.
Ci scrive uno dei parrocchiani presenti…
Lo scorso mercoledì 30 gennaio 2019, don Giuseppe Cavallini, sacerdote fidei donum in Amazzonia nello stato di Roraima-Brasile, ha incontrato la sua comunità di origine, Casalserugo, per far conoscere i suoi primi passi in questa nuova missione padovana.
Con don Giuseppe era presente anche don Raffaele Gobbi, direttore dell’ufficio missionario diocesano che ha guidato la riflessione iniziale spiegando cosa vuol dire essere missionari e perché proprio in Roraima citando l’esperienza di Gesù che, passando di villaggio in villaggio, mostrava la natura del suo messaggio missionario “inviando i suoi discepoli in tutte le nazioni” .
Alla presenza di familiari ed amici, don Giuseppe ha raccontato passo passo il suo percorso: per un periodo di tempo è vissuto a Brasilia per imparare la lingua e la cultura locale.
Poi si è trasferito in Roraima e precisamente nella comunità di Caracaraì dove ha incontrato i già presenti sacerdoti fidei donum don Lucio Nicoletto e don Benedetto Zampieri. A loro si sono poi aggiungi anche don Orazio Zecchin e don Luigi Turato
Dal corso in Brasilia ha conservato ed illustrato una serie di mappe che mostrano molto chiaramente:
- La situazione religiosa evidenziando la presenza di moltissime chiese Pentecostali (che hanno la particolarità di esigere un obolo anche a discapito della situazione economica in cui vivono le famiglie). Don Giuseppe sottolineava la grande sorpresa della gente quando celebrava la messa e non chiedeva nulla.
- La conformazione geografica del territorio con i suoi moltissimi fiumi, le città affollate nei centri e le tante piccole comunità sparse nella foresta e lungo i fiumi nelle quali si respira l’importanza fondamentale delle relazioni, favorite da una straordinaria natura, complessa e silenziosa, che favorisce rapporti autentici.
- La difficoltà climatica con temperature alte, un tasso di umidità del 95% e, nella stagione delle piogge, l’innalzamento del livello dei fiumi che allagano le strade di terra e rendono molto complicato raggiungere le diverse comunità sparse nel territorio.
Ecco allora che la canoa, necessaria per gli spostamenti, molte volte allunga i tempi per visitare le comunità e la barca a motore, usata anche come alloggio, ha costi di gestione e di manutenzione importanti.
Don Giuseppe ipotizzava l’acquisto di una barca più piccola e semplice ma molto più veloce per accorciare i tempi per la pastorale.
Inoltre si è lasciato andare ad una confidenza che lo faceva impensierire: la difficoltà di non essere ancora in grado di commentare come vorrebbe il vangelo in portoghese.
Don Raffaele ha concluso proponendo alla comunità di Casalserugo di creare un gruppo di collegamento e di aiuto, sia per diffondere le varie necessità e sia per condividere il seme dell’annuncio gettato in Roraima.
Alla fine i ringraziamenti a don Giuseppe per il suo impegno sincero e la promessa, da parte di tutti, del sostegno con la preghiera per creare quel legame forte che solo le chiese sorelle sono in grado di intraprendere.
Domenico Agostini, Casalserugo