Non si tratta di rompere il clima sereno e lieto del Natale ma di prendere coscienza di cosa sta succedendo mentre tra l’altro siamo tutti presi dalla tragedia della pandemia. “La guerra è un fallimento della politica e dell’umanità, una resa vergognosa, una sconfitta di fronte alle forze del male”, scrive Francesco nella Fratelli tutti, parole più volte riprese da lui stesso per ribadire che la guerra non è mai utile e che, come indicato anche all’Angelus di domenica 12 dicembre 2021, “le armi non sono la strada”. Restano però evidenti le terribili cifre che raccontano di un raddoppio, dal 2000 ad oggi, della spesa militare a livello globale, arrivando a sfiorare i duemila miliardi di dollari statunitensi all’anno.
C’è poi una statistica che “addolora” papa Francesco e che dovrebbe allarmare noi tutti: «Desidero assicurare la mia preghiera per la cara Ucraina, per tutte le sue Chiese e comunità religiose e per tutto il suo popolo, perché le tensioni intorno ad essa siano risolte attraverso un serio dialogo internazionale e non con le armi. A me addolora tanto la statistica che ho letto, l’ultima: in quest’anno sono state fatte più armi dell’anno scorso. Le armi non sono la strada. Che questo Natale del Signore porti all’Ucraina la pace!»
Sul boom di spese militari nel 2022 ecco una precisa analisi della Controfinanziara di Sbilanciamoci su Rete italiana pace e disarmo