Il resoconto economico riporta i versamenti effettuati dalle parrocchie della nostra Diocesi nel corso dell’anno 2020. Si tratta di uno schema con i versamenti suddivisi per sostegni di progetti o relativi a raccolte missionarie. Grazie per la generosità attenta e solidale nonostante le difficoltà del momento.
In fondo alle tabelle delle parrocchie trovate un’informativa sulla possibilità – solo per aziende e per persone fisiche – di fare donazioni valide ai fini di detraibilità e deducibilità fiscale.
Un bilancio non è solo questione di numeri, di entrate e di uscite, grandi o piccole che siano. In CMD circolano persone, nascono relazioni, idee e proposte che si intrecciano, qui e lontano da qui: il bilancio da leggere più in profondità – al di là delle cifre e delle tabelle Excel – va scritto ed ascritto al far circolare questo “ben di Dio”, che è la nostra vera ricchezza. Ci sentiamo sulla giusta strada con il bilancio quando, oltre a sostenere i nostri fidei donum e missionari oriundi, abbiamo attivato progetti generativi di una migliore qualità di vita; abbiamo, nel nostro piccolo, permesso a delle persone di essere più rispettate nella loro dignità di figli di Dio; quando sperimentiamo “la grazia del Signore nostro Gesù Cristo: da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà” (2Cor 8,9).
Se guardassimo alla materialità delle cifre dobbiamo concludere che abbiamo terminato l’esercizio 2020 con 150000 euro circa di perdite. Che la Quaresima di fraternità e le offerte per le missioni diocesane (rispettivamente 70000 e 45000 euro) sono calate di circa il 50% rispetto alla media degli ultimi anni. In un tempo di pandemia che ha scosso dalle fondamenta l’Italia e il mondo abbiamo retto bene o no? La generosità della diocesi è stata tanta o poca? Potevamo fare meglio? Chi lo sa…
Come tantissimi altri abbiamo affrontato una sfida totalmente inedita: non avevamo e non abbiamo le soluzioni già pronte, piuttosto ci sentiamo in cammino ed in ricerca, aperti ai suggerimenti ed anche alle critiche costruttive.
Una delle “lezioni” della missione è la reciprocità. Possiamo rendere questa realtà con una immagine: quella di un’autostrada a più corsie in cui i verbi corrono sia in un senso che nell’altro: andare & tornare, partire & restare, donare & ricevere, ascoltare & parlare, agire & lasciarsi agire. In questo senso il nostro bilancio fa intuire un bel movimento di tante figure diverse: di animatori missionari, di giovani, di persone umili che in semplicità donano tutto, di chi versa con costanza e di chi ci sorprende con un lascito. In questa autostrada della reciprocità noi non siamo il centro da cui tutto parte e a cui tutto arriva: siamo uno dei tanti incroci.
Le risorse materiali che mettiamo in campo diventano un moltiplicatore di bene, perché fanno germogliare risultati che difficilmente un freddo bilancio può restituire: ad esempio, sorrisi di ragazzi felici di poter andare a scuola; volti rasserenati di anziani strappati all’isolamento; canti festosi e pieni di vita che esplodono nella lode di Dio in una cappellina rimessa a posto… e via dicendo. Sono le occasioni in cui impariamo dalla fede degli altri, dalla loro vitalità e gioia, dalla loro resilienza… la missione è scuola di vita.
Tutto questo ci sprona a dare del nostro meglio perché la circolazione del bene – in reciprocità – possa continuare e migliorare. Se ci sono dei tempi più difficili di altri, non dubitiamo della chiamata alla speranza che ci è affidata.
Andamento totale delle offerte negli ultimi anni: nel 2020 circa la metà della media degli ultimi 7 anni
Andamento quaresima e missioni diocesane
Don Raffaele Gobbi e Rita Zaccarini