I tre missionari Fidei donum risiedono nella cittadina di Adaba che si trova su un altopiano fertile a 2.500 mt di altitudine. Qui, oltre a una piccola comunità cristiana, nella missione è presente la scuola cattolica dall’infanzia fino alla terza media e un Centro pastorale per la formazione dei cristiani nella Prefettura Apostolica di Robe.
Oltre alla missione di Adaba, c’è la comunità parrocchiale di Dodola che da Luglio 2023 è seguita da un sacerdote oromo che collabora con il gruppo dei missionari di Padova. A queste si aggiunge la comunità di Kokossa, una cittadina rurale molto povera, che si trova a più di 90 km (due ore e mezza di macchina) da Adaba, comunità a cui si è dedicato con molta passione il vescovo emerito Antonio Mattiazzo dal 2015 al 2018.
I missionari padovani presenti nella Prefettura Apostolica di Robe dal gennaio 2019 si dedicano all’attività di prima evangelizzazione e di catechesi in un contesto di maggioranza musulmana anche se non manca una discreta presenza di cristiani ortodossi e di alcune comunità protestanti. Proprio per questo motivo nelle attività pastorali i missionari, con la partecipazione dei fedeli delle piccole comunità cristiane cattoliche, uniscono il sostegno ai più anziani, per la maggior parte soli e dimenticati, agli orfani e alle famiglie in grave situazioni di povertà, e la proposta di alcune attività di promozione della donna. Attraverso la conoscenza di alcune situazioni di disabilità e di fragilità di minorenni è nato il desiderio di attivare un sostegno al loro percorso scolastico e di cura della loro persona. Per i più giovani si cerca di favorire lo studio e la formazione attivando dei corsi di lingua inglese e di informatica oltre che un’attenzione alla formazione scolastica ordinaria.
I missionari hanno deciso di dare un nuovo impulso al loro coinvolgimento e servizio per le scuole presenti nell’area pastorale di Adaba, Herero, Dodola e Kokossa. L’educazione in Etiopia ha fatto passi da gigante nella costruzione di nuove scuole anche in aree remote dando la possibilità di frequentare ad un sempre crescente numero di bambini, ragazzi e giovani, tuttavia rimane ancora molto carente dal punto di vista didattico e organizzativo. Per quel che riguarda le scuole cattoliche, la presenza quotidiana di oltre 2000 studenti, per lo più musulmani, diventa un’occasione importante per promuovere qualitativamente l’educazione, per mettersi in dialogo con gli insegnanti e le famiglie e per far conoscere la Chiesa Cattolica.
PROGETTI 2025

> SOSTEGNO CARITAS
A causa dei conflitti degli ultimi anni, in Etiopia il costo della vita è in continuo aumento e per molte persone è diventato molto difficile sostenere le piccole spese quotidiane. In particolare ne soffrono le madri con bambini, gli anziani soli e le famiglie senza lavoro. I missionari stanno avviando un sostegno Caritas coinvolgendo i volontari delle comunità cristiane per individuare e sostenere situazioni di povertà portando del cibo o vestiti, aiutando per le spese mediche o la costruzione delle case. Il progetto punta anche a responsabilizzare chi riceve un sostegno, impegnandosi a sua volta in questa attività.
SCHEDA PROGETTO
> RINNOVO AMBIENTI SCOLASTICI
Nella zona pastorale affidata ai missionari, sono presenti 3 scuole elementari frequentate da circa 1.000 studenti e 4 scuole dell’infanzia che accolgono circa 1.350 bambini. La possibilità di creare maggiori relazioni con gli insegnanti, i ragazzi e le loro famiglie sono vie privilegiate per la testimonianza cristiana attraverso la vita e la presenza ancor prima che con la parola e l’annuncio esplicito del Vangelo. Le strutture scolastiche hanno però bisogno di continuare, per il secondo anno, la ristrutturazione per essere ambienti educativi adeguati e sicuri e con gli strumenti e spazi necessari per una migliore qualità dell’insegnamento.
SCHEDA PROGETTO
> PROMOZIONE DELLA DONNA
La realtà della donna in Etiopia, in particolare nelle zone rurali, è molto complessa. Spesso le giovani madri vengono abbandonate con i figli o altri nipoti a carico. La loro situazione, già molto precaria, in questo modo rischia di sfociare in una vita difficile e priva di dignità. Attraverso questo progetto il desiderio è quello di offrire una certa autonomia economica attraverso la valorizzazione delle loro qualità avviando, con un primo contributo, una piccola attività lavorativa per un gruppo di donne: preparazione di tè o caffè, di qualche prodotto alimentare, produzione di utensili di uso domestico, allevamento di qualche pecora o gallina.
SCHEDA PROGETTO
