“Perché non fare diversamente?“. Se lo chiedeva già nel 1993 il teologo Bernhard Häring, guardando alla chiesa. Vedeva la necessità e l'urgenza di tornare ai fondamenti della vita cristiana, perché resti genuino il messaggio e risponda con efficacia alle attese e alle trasformazioni della storia.
Meno messe, più Messa; meno maestri, più testimoni; meno pratiche di pietà, più scelte di vita; meno libri religiosi, più Bibbia…: sono alcune delle piste che anche l'Autore di questo libro suggerisce nella stessa preoccupazione di promuovere all'interno della chiesa il rinnovamento che molti invocano.
Pare importante togliere le incrostazioni accumulate nei secoli e restituirle la bellezza di altri tempi.
Dalle riflessioni nasce un percorso dove il lettore, passo dopo passo, viene messo davanti alla realtà ecclesiale di oggi e si sente stimolato a dare il suo contributo per il rinnovamento della struttura e del messaggio.
Modello e ideale resta quello del Vaticano II, che vuole una chiesa a servizio del Regno, immersa nella storia, e segno delle novità portate da Gesù; una chiesa presente nei testi ma non ancora pienamente nata; una chiesa da costruire, alla luce del Vangelo, in uno sforzo permanente, con la collaborazione e l'apporto creativo e positivo di ogni cristiano.