Adriano Sella, coordinatore nazionale della Rete interdiocesana dei nuovi Stili di Vita, ha pubblicato da poco il suo ultimo libro con l’editrice San Paolo, su come rimuovere le cause strutturali delle migrazioni, per consentire ai popoli di vivere in modo dignitoso e felice nella propria patria oppure in una nuova terra, per superare sia l’assistenzialismo (o il buonismo) e sia il respingimento (o le barricate).
“L’obiettivo – scrive l’Autore – è di aiutare le persone a compiere azioni quotidiane, chiamati nuovi stili di vita, che possono rimuovere le cause strutturali delle migrazioni, togliendo così l’alibi che non si può far niente di fronte a “questa economia che uccide” (usando le parole di papa Francesco). Infatti, nel libro presento 10 nuove prassi che tutti possono fare ogni giorno per lavorare a monte del problema, rimuovendo le radici del male.”
Il libro, che ha come titolo Dipende da noi, contiene anche un decalogo con approfondimenti. Dieci cose concrete che tutti possono fare per rimuovere le cause strutturali delle migrazioni, che vi proponiamo qui:
- Promuovi un’economia di giustizia mediante il prezzo giusto. Scegli la filiera del commercio equo e solidale che paga un prezzo giusto ai produttori del Sud del mondo, permettendo loro di vivere con dignità. Vuoi cambiare il mondo? Comincia con un caffè equo e solidale.
- Utilizza il voto nel portafoglio mediante una spesa giusta. Diventa un consumatore responsabile per cambiare questa “economia che uccide”, responsabile dei processi migratori, in favore di un modello che permetta a tutti di vivere felici nella propria terra.
- Privilegia la finanza etica scegliendo banche responsabili. Boicotta le banche “armate” complici delle guerre che distruggono territori e popoli, generando esodi di massa. Scegli banche responsabili che investono il tuo denaro in maniera etica senza impoverire l’altra parte del mondo.
- Aderisci a forme intelligenti di finanziamento. Scegli il microcredito e non più l’aiuto assistenziale, così facendo i poveri potranno accedere a crediti per poter avviare attività lavorative in modo da vivere con dignità anche nella propria patria.
- Impegnati a rispettare l’ambiente per non generare migranti climatici. Riduci principalmente la produzione di rifiuti, in particolare di plastica che sta inquinando mari e oceani; effettua una seria raccolta differenziata per poter riciclare tutto e raggiungere così il già possibile “obiettivo rifiuti zero”.
- Riduci l’inquinamento mediante la mobilità sostenibile. Scegli modi di locomozione che abbiano un minore impatto ambientale – piedi, bicicletta e mezzi pubblici, usa in modo intelligente l’automobile (car sharing o pooling) – per ridurre i cambiamenti climatici e il conseguente esodo di masse.
- Mangia meno carne per ridurre l’impatto ambientale. Riduci il tuo consumo di carne in modo da alleggerire l’elevato impiego di acqua e di suolo causato dalla produzione della carne. Avvicinati alla cucina vegetariana che è quella più amica di madre terra.
- Sostieni campagne online impegnate a rimuovere le cause dei fenomeni migratori.Firma petizioni, online, promosse da associazioni e Ong impegnate a rimuovere le cause che generano i fenomeni migratori. Il tuo clic può anche promuovere politiche per una economia globale di giustizia.
- Informati per capire cosa stia realmente accadendo nel mondo. Cerca un’informazione vera, libera e giusta per conoscere bene la realtà globale, soprattutto quando si parla dei paesi da dove provengono i tanti immigrati. Realizzando così una coraggiosa rivoluzione culturale.
- Approfondisci le storie degli immigrati per eliminare pregiudizi e luoghi comuni.Abbi il coraggio di guardare i loro volti, ascoltare il loro grido, conoscere le loro storie di sofferenza, per comprendere il perché sono costretti a migrare. Accogliere è voce del verbo umanizzare.
Fonte: missiopiombino.it