Reso noto il censimento dei testimoni della fede. Sono ventotto gli operatori pastorali uccisi nel 2016. Tra loro padre Hamel e le 4 suore dello Yemen. Quest’anno anche il ricordo di figure eroiche come Angelelli, Munzihirwa, Santoro
Il 2016 segna un incremento nel tributo di sangue versato nel mondo dagli operatori pastorali: sono infatti 28 le vittime, sei in più rispetto all’anno scorso. Tra loro anche padre Jacques Hamel, il sacerdote sgozzato il 26 luglio scorso accanto all’altare durante l’attacco di due estremisti islamici in una chiesa della Normandia, in Francia. Un assassinio che lo stesso papa Francesco non ha esitato a definire un martirio, autorizzando ad avviare l’iter per una possibile causa di beatificazione dell’anziano religioso. Nell’elenco anche quattro suore Missionarie della Carità di Madre Teresa, massacrate ad Aden nello Yemen durante un attacco terroristico alla casa di riposo in cui prestavano il loro servizio. Ma il 2016 è anche l’anno in cui ricorrono anniversari importanti di delitti che hanno eliminato «testimoni scomodi perché legati al Vangelo ». Tra loro, il vescovo argentino Enrique Angelelli (1976), l’arcivescovo congolese Christophe Munzihirwa (1996) e don Andrea Santoro, caduto in Turchia (2006).