Lo storico Isgrò ricostruisce l’opera di evangelizzazione del Paese del Sol Levante cominciata da Francesco Saverio intorno alla metà del XVI secolo fino alla feroce persecuzione anticristiana negli anni Trenta del Seicento. Il santo gesuita Paolo MIki aveva intuito che la sua predicazione doveva essere più “teatrale” per attirare l’attenzione di un popolo che non conosceva il significato delle sue parole. Per cui adottò un atteggiamento “giullaresco” mettendo in campo recite e geniali tecniche di cattura scenica. Ma l’alto numero di conversioni spaventò i potenti giapponesi che temevano di perdere la propria identità e cominciò la caccia ai fedeli con soprusi e torture.