Sono già 10 anni che il gruppo dei fidei donum del Triveneto operanti in Thailandia propone un’esperienza pastorale-spirituale per preti del Triveneto. Anche quest’anno l’idea è stata accolta da presbiteri provenienti 3 da Padova, 3 da Venezia e 2 da Belluno. 8 persone è il numero massimo che possiamo ospitare e accompagnare senza incidere sul costo dei partecipanti.
Come sempre proponiamo una settimana di conoscenza delle realtà missionarie di Chaehom e di Lamphun e dei metodi missionari possibili in questi contesti. Allarghiamo anche la visita alle realtà diocesane di Chiang Mai e al mondo buddista che ci circonda. La seconda settimana, invece, prevede un corso di esercizi spirituali in un luogo appartato della diocesi locale. A guidarci nelle riflessioni è stato quest’anno Mons Marson don Orioldo, vicario generale della diocesi di Concordia-Pordenone, su suggerimento di Mons Giuseppe Pellegrini, attuale coordinatore delle attività missionarie a nome della Conferenza Episcopale Triveneta (CET).
Le riflessioni hanno seguito l’itinerario umano e spirituale di S. Paolo ed è stato messo a confronto con la vita del presbitero odierno con speciale aggancio a quanto sperimentato dai missionari in terra asiatica. I partecipanti che questo 2020 ci hanno visitato sono stati di età medio alta ma con uno spirito incredibilmente giovane. Si sono adattati facilmente ai cambi climatici, alimentari e linguistici. Soprattutto si sono integrati con il nostro gruppo e tra di loro in modo ammirevole, a dimostrazione, se ce n’era bisogno, che la missione ringiovanisce chiese e persone. Ci è stato possibile scambiare opinioni sulle nuove sfide pastorali che toccano le chiese trivenete e sulle modalità con cui si è evangelizzato nel passato e si sta tentando di testimoniare oggigiorno.
Abbiamo conosciuto l’opera di congregazioni ancora in Italia poco note ma ben attive in Asia da lunga data (Betharram, Redentoristi, Yarumal…). Ci è stato possibile comprendere l’imprescindibilità del dialogo interreligioso ma soprattutto abbiamo consolidato il legame-scambio tra chiese dalle storie molto diverse, come dovrebbe essere nello stile del fidei donum. Anche la parte turistica, in coincidenza con il sentito capodanno cinese, ci ha offerto occasioni di immersione culturale e di riflessioni pastorali. Un grazie a chi ha organizzato, coordinato o partecipato a questa avventura.
don Attilio De Battisti