Dal 12 al 15 aprile il Seminario di Padova ha ospitato la 62^ edizione del Convegno missionario nazionale dei seminaristi. Sono stati giorni molto intensi sia per la densità di proposte che per il contributo organizzativo che è stato chiesto a noi seminaristi ospitanti. Proprio il collaborare per alcuni giorni fianco a fianco con l’equipe del Centro Missionario ci ha permesso di conoscerci meglio, da vicino, e così rinsaldare quel legame in parte già presente tra le nostre realtà, specie in attività come il Gruppo Missionario, a cui alcuni di noi partecipano ogni anno, o l’ormai consueto viaggio in visita alle missioni padovane dei nostri compagni di 5° anno.
Davide con Mons. Capelli
È stato arricchente in primo luogo il confronto con gli altri partecipanti, provenienti un po’ da tutta Italia. Allargare lo sguardo, conoscendo stili e percorsi in parte comuni in parte diversi dai nostri, ci ha fatto vedere una Chiesa grande, viva. Padre Ciro Biondi, segretario nazionale del P.U.M. e anima del convegno, nell’incipit del suo articolo per il CorCordis – il periodico del Seminario di Padova, che nel numero di giugno ha dedicato ampio spazio proprio al convegno – scrive: «Un grido ha squarciato il silenzio delle mura centenarie del Seminario di Padova». No, non si riferisce agli amici del Seminario di Cagliari, ma al grido della messe che attende l’annuncio del Regno: come accogliere questo appello è stato il grande tema approfondito nelle relazioni, nei lavori di gruppo e nei racconti dei missionari che hanno portato la loro esperienza. Sono stati proprio i loro interventi ad allargare il campo: ben al di fuori della nostra piccola Italia, da un oceano all’altro. Forse più che concentrarsi su questioni o attività che rischiano di risolversi in un intellettualismo fine a sé stesso, varrebbe proprio la pena valorizzare le storie di questi uomini e donne, appassionati di Cristo e della loro gente, che cercano di testimoniare con la vita l’amore di Dio per l’uomo, in contesti anche molto difficili. Storie che tanto hanno da dire anche a noi giovani in cammino per diventare un giorno, se e dove Dio vorrà, discepoli missionari annunciatori del Suo Regno.
Davide Ciucevich (seminarista)
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