“Vocazione, vivere per dono” è stato il tema del 65° convegno missionario nazionale dei seminaristi che si è tenuto a Bergamo dal 27 al 30 aprile 2022; a cui io e Mirco abbiamo partecipato come seminaristi del seminario di Padova. Ci siamo trovati a condividere con altri seminaristi da tutta Italia (eravamo circa 130) un’esperienza per noi nuova, di cui possiamo raccontare grazie alla ricchezza di relazioni nuove con giovani che come noi stanno facendo un cammino di formazione e discernimento alla sequela del Signore.
Tanti sono stati gli spunti che ci hanno provocato, soprattutto in vista del nostro impegno nella comunità del seminario maggiore di Padova, come Ga.mis (Gruppo animazione missionaria in seminario). Partendo dall’accoglienza ricevuta da Don Valerio Bersano, segretario del PUM; che ha parlato del tema del donarsi, e del sapersi fare dono; come orizzonte possibile solo grazie ad un processo di piena conoscenza personale. Poi l’indomani la lectio magistralis del vescovo della città di Bergamo mons. Beschi che ci ha parlato dello stile missionario vissuto nella vita sacerdotale; il sapersi fare dono solamente se si vive dentro una relazione libera con Gesù, una relazione gratuita con lui. Dice il vescovo bergamasco “Non accontentarsi di ciò che si fa, o del superficiale; ma donarsi veramente, perché chi trattiene a sé qualcosa non dona niente”.
Sono state poi le parole, ma soprattutto le testimonianze dei missionari fidei domun della diocesi di Bergamo, a dirci ancora una volta che è l’esperienza della missione che cambia le nostre vite e non noi che cambiamo le persone. In questo sta la logica dell’ amore, dell’amore dei nostri missionari che lasciando a casa i propri interessi e progetti, e presi da questo forte desiderio di donarsi vivono vere e proprie esperienze di Grazia. Ha detto mons. Marco Prastaro, vescovo di Asti e missionario in Kenya “Dio vive nell’amore, ma noi uomini dobbiamo fare i conti con l’impotenza. Io non salvo nessuno. Ho lottato infatti con la tentazione dell’onnipotenza e l’ho vinta condividendo le responsabilità”. Parole forti ma chi hanno fatto riflettere sul senso più profondo di una qualsiasi scelta di dono.
I momenti di confronto nei gruppi di laboratorio sul tema del dono ricevuto e dato, ci hanno portato al termine di questi giorni a condividere con tutti, esperienze differenti, ma molto comuni tra noi, in cui facilmente per dei giovani in discernimento e formazione al presbiterato è stato possibile riconoscere la presenza amica di Cristo e della spirito che rinnova la Chiesa dai discepoli fino a noi oggi. Un donare la vita per l’annuncio, testimoniando per primi l’amore di Cristo per ognuno di noi.
Sicuramente il tempo di fraternità, di conoscenza e di confronto sono stati per tutti noi seminaristi occasione di gratitudine a Dio, come ci ha ricordato Don Giuseppe Pizzoli, direttore di Missio, al termine del convegno sottolineando in tre parole significative, ciò che è risuonato nei quattro giorni di convegno:
- Grazia (dono dell’amore di Dio che ci anticipa e precede qualsiasi nostro merito);
- Gratuità (lo stile di vita indispensabile alla missione evangelizzatrice);
- Gratitudine (la forza che sostiene e rende indistruttibili le relazioni con Dio e con i fratelli).
Infine, rivolgendosi direttamente a noi seminaristi presenti, Don Pizzoli ci ha raccomandato : “Allenatevi a sentire e vivere la vostra vita come un dono; non rifiutate mai ciò che la vita vi offre, neanche le fatiche e le crisi: anch’esse, vissute come dono, vi fanno crescere e maturare. Date spazio all’ascolto delle vite degli altri, in particolare quelle dei missionari; invitateli spesso nei vostri Seminari. Non preoccupatevi troppo di imparare a parlare in pubblico, di imparare a predicare. Imparate piuttosto a far sì che la vostra vita parli e parli di cose belle, parli di Vangelo, parli del nostro Dio che ama con profondità e con libertà…”.
Matteo Melchiotti e Mirco Meneghesso