È stato un pomeriggio riscaldato da un bel sole ma anche dalle riflessioni proposte, quello vissuto dai partecipanti alla proposta di spiritualità missionaria itinerante di sabato 30 aprile.
Una sessantina di persone che con lo stile dei pellegrini si sono messe in cammino partendo dal Santuario di Monteortone percorrendo un sentiero ai piedi dei Colli fino ad arrivare alla comunità missionaria SMA/NSA di Feriole. Il desiderio che ha accompagnato il gruppo, era di approfittare di spazi di ascolto, di preghiera e condivisione scanditi lungo il percorso. Ognuno con il suo passo, con la sua impronta, facendosi condurre dalla chiamata e dalla vita del nostro padre nella fede, Abramo da cui sono state ricavate quattro tappe di approfondimento: il coraggio di tracciare solchi nuovi, l’importanza di privilegiare le relazioni, essere una benedizione per gli altri e conservare la voglia di ricominciare.
La conclusione fraterna intorno alla mensa eucaristica condividendo anche un buon piatto di pasta, ha reso il tutto ancora più gioioso!
Uno dei partecipanti ha così commentato alla fine della giornata: “il cristiano deve essere una persona indigesta” ed è quello che vorrei provare ad essere, altrimenti se la Parola di Dio passa senza bagnare il cuore è come l’acqua che passa su terra arida senza bagnarla e scivola via. Concordo con Padre Renzo che ha guidato le riflessioni e con quanto citato da Don Raffaele all’omelia: c’è sempre più bisogno di sentirsi missionari e di testimonianza da parte di noi cristiani negli ambiti dove viviamo:… casa, lavoro, famiglia, parrocchia…”
Un grazie speciale ai missionari/e SMA/NSA e al coro Kairos con cui abbiamo condiviso la preparazione di questo speciale appuntamento missionario!