La proposta del mese di Novembre di #ChiAmalamissione è stata quella di un incontro serale presso le Cucine Economiche Popolari, grazie al quale abbiamo avuto la possibilità di conoscere una realtà concreta di missione.
Siamo stati accolti da Suor Albina, Suor Barbara e Suor Renata delle Suore Francescane Elisabettine che hanno in gestione le cucine.
Durante il momento di preghiera e riflessione iniziale abbiamo approfondito l’immagine, tratta dal libro dell’Esodo, di Mosè che per avvicinarsi al roveto ardente si toglie i sandali prima di calpestare il suolo sacro. Questo gesto ci ha colpiti perché ci siamo resi conto di come ogni persona che ci circondi sia effettivamente “suolo sacro” dinanzi al quale togliersi sempre i sandali, anche e soprattutto quando ci avviciniamo al prossimo con l’intento di aiutare o sostenere.
Ci è stata poi presentata la storia delle cucine, nate in seguito alla grande alluvione del 1882. Nel corso degli anni hanno visto gradualmente cambiare la quantità e la condizione sociale degli ospiti a seconda delle necessità del periodo: persone senza fissa dimora, dimesse dagli ospedali psichiatrici, rilasciate dal carcere, anziani soli, tossicodipendenti, immigrati. Nella descrizione dei servizi offerti che ad oggi sono mensa, docce, assistenza medica, distribuzione vestiario, è stata sottolineata l’importanza nell’avere sempre gesti di gentilezza. Proprio questa parola è stata ripetuta più volte facendo risaltare l’attenzione e la cura poste nei confronti di chi frequenta questo luogo affinché sia uno spazio accogliente di dialogo e relazione.
Nella seconda parte dell’incontro ci è stata offerta una breve testimonianza da parte di due ospiti abituali delle cucine, seguita da uno scambio di domande, risposte e consigli. Abbiamo avuto occasione di vedere la realtà dei fatti dalla loro prospettiva, con i loro occhi, e di comprendere quali dinamiche, quali eventi li abbiano condotti fino a questo punto. Ci siamo “tolti i sandali” per avvicinarci al terreno intimo delle loro sensazioni ed emozioni, ottenendo un confronto diretto e sincero fin da subito.
I testimoni hanno infatti ammesso l’impeto di rabbia e lo sconforto iniziale, convertiti poi nella forza, nella resistenza e nel coraggio grazie ai quali non hanno ceduto ed hanno evitato cattive strade anche quando queste sembravano allettanti.
Dall’altro lato, la speranza e la fede sono state il motore delle loro azioni concrete, dei loro tentativi di risollevarsi ed al contempo li hanno aiutati a trasformare ogni momento di difficoltà in un’occasione di meditazione, di dialogo con sé stessi e di profonda spiritualità.
Questa serata ci ha permesso di entrare in contatto con una realtà che raramente fa parte della nostra quotidianità, regalandoci uno sguardo più consapevole sulle numerose e diversificate situazioni di vulnerabilità che ci circondano.
Anna, Margherita, Francesca, Maddalena
>> Il prossimo appuntamento sarà il pomeriggio del 20 dicembre e ci recheremo al Santuario del Noce di Camposampiero per vivere uno speciale incontro di spiritualità con le Monache Clarisse. La loro testimonianza ci guiderà nel tema “La gioia del Vangelo”.