Per i giovani di Viaggiare per Condividere (VxC) settembre è il mese dove ci si ritrova dopo il tempo dell’estate per condividere quanto vissuto assieme dopo un anno di percorso e dopo le varie esperienze. È sempre un momento importante l’incontro ‘post-VxC’ dove ciascuno è chiamato a raccontare attraverso un segno quanto porta nel cuore. Tra i partecipanti c’è chi ha condiviso il viaggio missionario, chi la partecipazione alla Giornata Mondiale della Gioventù, chi gli impegni quotidiani di lavoro, studio o con la parrocchia. Dalla Costa d’Avorio all’Albania, dall’Angola e Tanzania alla Bosnia, dal Rwanda a Lisbona e Padova: questi i luoghi dove i giovani hanno potuto sperimentare dopo un anno ricco di incontri, approfondimenti, attività e preparazioni la possibilità di guardare con occhi nuovi terre, culture, religioni, incontri, persone e soprattutto tutte quelle piccole attività quotidiane che caratterizzano la vita di tutti i giorni.
Ritrovandoci tutti assieme è stato chiesto loro di provare a raccogliere in un breve testo/testimonianza ciò che hanno vissuto, le domande che li abita oggi e i sogni per il futuro partendo dai tre punti principali del messaggio di Papa Francesco per la Giornata Missionaria Mondiale 2023: Cuori ardenti, occhi aperti, piedi in cammino. A loro lasciamo l’augurio che il Santo Padre rivolge a tutti noi in occasione di questa giornata: “Come quei due discepoli narrarono agli altri ciò che era accaduto lungo la via, così anche il nostro annuncio sarà un raccontare gioioso il Cristo Signore, la sua vita, la sua passione, morte e risurrezione, le meraviglie che il suo amore ha compiuto nella nostra vita”.
CUORI ARDENTI: L’ESPERIENZA
Durante il nostro viaggio tutti noi abbiamo sentito il cuore ardere fino a bruciare la pellicola di indifferenza che lo teneva ingabbiato. L’importante, più che “fare”, è stato “essere” ed “esserci”, cogliendo quegli sguardi e quei sorrisi capaci di sciogliere ogni barriera, anche quella linguistica.
Poter vedere un Paese attraverso gli occhi di chi lo vive ha aperto anche il nostro sguardo.
Infine, per noi l’esperienza non si esaurisce nel viaggio, anzi, il nostro augurio è di ripartire o di riprendere ciò che è stato lasciato in sospeso, imparando ad amare con un cuore aperto e senza avere paura.
OCCHI APERTI: IL PRESENTE
Abbiamo difficoltà nel descrivere a parole le emozioni che abbiamo provato e sentiamo il bisogno di concederci del tempo per ascoltarci in modo da poter vivere anche quello che ci fa star male. Abbiamo capito che la grandezza sta nelle piccole cose e che vale la pena creare un noi con l’altro anche per testimoniare in modo concreto ciò che ci portiamo dentro.
PIEDI IN CAMMINO: IL FUTURO
A volte è difficile parlare, perché sembra che non ci si possa capire: tra chi ha viaggiato e chi non ha viaggiato in mezzo c’è una terra, una cultura, un popolo, delle persone.
Se l’obiettivo è la testimonianza, per trasmettere il bello che abbiamo visto dobbiamo continuare a coltivare le esperienze che abbiamo vissuto: leggendo, ritornando sulle foto e le canzoni, mantenendo i contatti con le persone che abbiamo conosciuto, condividendo con chi ha assaporato la nostra stessa esperienza; ma non dobbiamo smettere soprattutto di farci incuriosire, di scommettere che il quotidiano possa essere vivo… e chissà forse avremo voglia di tornare.