Luigi è vivo!
Gaudete et exultate
Tutto sommato, non vorresti mai lasciare i luoghi di missione! C’è una storia che è stata scritta, ci sono mille ricordi, le innumerevoli fatiche di anni e la bellissima generosità di tanti cuori. Non è poco!
Non avremo mai voluto andarcene dalla periferia di Quito e dalle parrocchie che sono sorte alla fine degli anni ottanta e novanta, ma la bellezza della missione è anche questo: seminare e accompagnare, condividere e crescere insieme, riconsegnare e ricominciare!
Nonostante tutto questo, ho avuto sempre una certezza ritornando da Quito, che il cuore di don Luigi è vivo, che il bene da lui offerto si è radicato profondamente, che il suo desiderio di giustizia e dignità per ogni persona si è concretizzato e lo si vede.
Eccoci a fare memoria e ancora una volta per dire grazie!
Grazie a mamma Margherita e a tutta la famiglia di don Luigi; ai suoi compagni di classe che puntualmente lo ricordano; ai missionari preti e laici che hanno lavorato con lui in Ecuador e a quelli che l’hanno saputo incontrare nella storia e nei volti della gente di Quito; ad Asa che continua a mantenere viva la volontà ed il sogno di don Luigi; alle varie parrocchie dove d. Luigi è stato qui in diocesi. Grazie a chi l’ha conosciuto ed amato e a chi accoglierà il testimone di questo uomo semplice e determinato, generoso, innamorato di Dio e dell’uomo. Leggendo oggi le parole di papa Francesco, non possiamo che affermare che: don Luigi è vivo!
Don Gaetano Borgo
“Non si può capire Cristo senza il Regno che Egli è venuto a portare, la tua stessa missione è inseparabile dalla costruzione del Regno: «Cercate innanzitutto il Regno di Dio e la sua giustizia» (Mt 6,33). La tua identificazione con Cristo e i suoi desideri implica l’impegno a costruire, con Lui, questo Regno di amore, di giustizia e di pace per tutti. Cristo stesso vuole viverlo con te, in tutti gli sforzi e le rinunce necessari, e anche nelle gioie e nella fecondità che ti potrà offrire. Pertanto non ti santificherai senza consegnarti corpo e anima per dare il meglio di te in tale impegno” (Gaudete et exsultate, N. 25)
La sua vita…
Nato a Crespano del Grappa (TV) il 29 giugno 1955, si era presto trasferito con la famiglia a Sacro Cuore di Romano (VI), parrocchia che cominciava allora a muovere i primi passi. Qui Luigi fu educato alla fede e avviato al seminario minore fin dalla prima media: dopo un cammino di preparazione serio e generoso e il consueto tirocinio pastorale (nelle comunità di San Bonaventura in Cadoneghe e di Sant’Alberto Magno in Padova) venne ordinato prete nel 1980. Per cinque anni fu Vicario Parrocchiale a Madonna Pellegrina in Padova e per altri tre a San Sebastiano in Thiene.
Nel 1988 il vescovo Mons. Franceschi gli propone il servizio missionario in Ecuador che lui prontamente accetta: “Non ho alcun motivo per dire di no“, rispose con la sua caratteristica essenzialità verbale dietro alla quale c’erano una fede solida e una concreta praticità.
Nei dieci anni di servizio missionario svolti nella periferia di Quito, don Luigi ha lavorato con un profondo senso di responsabilità pastorale e con una meravigliosa dedizione agli altri tanto da essere invitato a far parte anche del Consiglio presbiterale della diocesi.
A Carapungo, dov’è stato parroco, ha non solo dato forma e solidità alla comunità cristiana ma ha anche contribuito alla nascita di esperienze nuove e profetiche nell’impegno socioculturale come ASA (Asociación Solidaridad y Acción) di cui sarà presidente per due mandati.
Ha poi fondato la Parrocchia di Luz y Vida dove i missionari fidei donum di Padova sono stati presenti fino a pochi anni fa.
È morto in un incidente stradale il 18 giugno 1998.
Ricordando don Luigi…
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Appuntamenti
19 giugno> ore 19.00 S. Messa a Sacro Cuore di Romano d’Ezzelino
24 giugno > a Thiene >Locandina