L’insegnamento del miracolo di Gesù che moltiplica pani e pesci (Mt 14,13-21) nel contesto di un campo profughi. Dove i diseredati non giungerebbero a litigare per un po’ di cibo se nel mondo ci fosse un’equa distribuzione dei beni.
Oggi nei campi profughi c’è fame. L’ONU continua a distribuire mensilmente la razione di cibo a ciascuno, ma la gente non può vivere solo di polenta, fagioli e poco più. Molti hanno reazioni al cibo che sfociano poi in problemi di salute. Sempre più si consolida tra i profughi la prassi di vendere parte della loro razione per comprare altre cose e integrare e arricchire la loro dieta. Per cibo si può anche arrivare a uccidere.