La missione delle Diocesi del Triveneto è collocata nel nord della Thailandia. Qui i missionari entrano in contatto con piccole comunità cristiane sparse sui monti (formate da gruppi etnici di religione tradizionale) o nella pianura (Thai del nord – buddisti).
L’impegno missionario è rivolto alla creazione e al rafforzamento delle piccole comunità cristiane inserendosi, tramite i catechisti, nelle diverse tradizioni culturali e religiose. Si realizza un servizio di promozione umana e cristiana per la gente dei monti e per i più poveri, soprattutto favorendo l’istruzione e la formazione dei ragazzi attraverso svariate iniziative, tra queste in particolare i Centri educativi.
I cinque Centri educativi sono un prezioso strumento per aiutare i ragazzi dei villaggi delle tribù dei monti che, altrimenti, avrebbero difficile accesso alle scuole o non sarebbero seguiti adeguatamente dalle famiglie. Spesso sono ragazzi provenienti da famiglie povere che vivono in villaggi impostati su un’economia di sussistenza o che non hanno il necessario per una crescita sana ed equilibrata. Ci sono inoltre villaggi con problemi legati allo spaccio o al consumo di droga e di alcool.
Questo metodo ha prodotto e produce innumerevoli benefici:
- Anzitutto la scolarizzazione ha permesso l’emancipazione di ragazzi/e e giovani altrimenti segregati nei loro sperduti villaggi e condannati a restare al margine della società.
- Per molti di loro, specie se appartenenti a diverse tribù etniche (con costumi, lingua e tradizioni proprie), la via della scolarizzazione è stata la strada dell’integrazione sociale e del riscatto della propria dignità.
- L’avanzare dei processi di globalizzazione, che stanno travolgendo anche la storia di queste popolazioni, richiede a tutti una maggiore capacità di comprensione e discernimento in vista di scelte critiche e prudenti a salvaguardia dei valori forti. La scuola ha fornito e sta fornendo un grosso contributo per affrontare questo processo planetario.
- La formazione ha permesso in molti casi anche la crescita della partecipazione comunitaria in programmi mirati ai bisogni dei villaggi: alimentazione, salvaguardia della dignità delle persone, attenzione all’ambiente, cura dei poveri e svantaggiati…
- Non ultimo e nemmeno di poca importanza, la scolarizzazione ha aperto enormi possibilità di contatto, conoscenza e comprensione del messaggio cristiano e, in molti casi, anche di adesione di fede.
Nei Centri vengono proposte celebrazioni, riunioni, campi-scuola, attività di auto-finanziamento (agricoltura, laboratori, servizi vari). Per gli stessi genitori ci sono iniziative di carattere formativo e informativo.
Il Centro di Chaehom (il più grande dei cinque), diversamente dagli altri che ospitano ragazzi della stessa tribù, ha la particolarità di essere anche un “laboratorio interculturale”. Infatti, offre la possibilità ai ragazzi di differenti etnie di crescere insieme conoscendo reciprocamente le proprie diversità, ma anche riscoprendosi cittadini di uno stesso paese in spirito di fratellanza universale.
La vicinanza al Vangelo, attraverso le attività dei Centri, aiuta inoltre a conoscere dei valori che sono patrimonio comune dell’umanità favorendo lo sviluppo integrale della persona. Sostenere questi ragazzi richiede un grosso impegno di energie e di risorse molto grandi, ma è un investimento importante per il loro futuro, con la speranza di contribuire a far crescere delle persone mature, dei bravi cittadini e, per chi accoglie Gesù, dei buoni cristiani.