L’associazione Asa, fondata a Quito dai padovani e ora retta dai laici dell’Ecuador nacque nel 1994 per la promozione di azioni orientate alla soluzione di problemi umani causati dalla povertà, con particolare attenzione ai bambini, le loro famiglie e altre categorie più vulnerabili e gestire progetti di sviluppo integrale al servizio della persona nei campi primari della salute, l’educazione, il benessere personale, familiare e comunitario, la formazione umana e sociale alla luce della dottrina della Chiesa, la promozione dello sviluppo economico e del lavoro, l’ambiente e l’emarginazione, la partecipazione civica.
Con il rientro dalla missione dei laici missionari nei primi anni novanta, in sinergia con la Diocesi, si diede vita a un’associazione che tenesse viva la relazione con la missione in Ecuador. Nacque così nel 2001 ASA Associazione solidarietà in azione odv di cui verrà ricordato il ventennale l’11 aprile prossimo alle ore 17.30 in una diretta streaming sul canale youtube dell’associazione a cui parteciperanno alcuni rappresentanti dell’associazione ecuatoriana ed italiana.
Inizialmente Asa in Italia si dedicò quasi esclusivamente alla raccolta fondi, ma crescendo maturò la responsabilità di “restituire” al territorio e alla Chiesa diocesana quanto appreso in missione, a servizio alle fasce più deboli (donne e minori), accogliendo ogni persona in quanto essere umano, dando importanza al lavoro in rete con le istituzioni del territorio. in questi anni si sono promosse iniziative d’integrazione (dal 2010 si ridiede vita alla Festa dei popoli), la valorizzazione di genere (serate “I colori delle donne” dal 2012), la pace (marcia di gennaio), il dialogo interreligioso (serate di dialogo cristiano-islamico a ottobre); promuovendo anche il sostegno a distanza, mercatini di artigianato ecuadoriano, raccolte fondi nel tempo pasquale a sostegno dei progetti della gemella di Quito. Dall’estate 2011 Asa ha avviato corsi di lingua e cultura italiana per donne straniere, affiancati da un servizio di baby sitting per i figli in età prescolare e poi da un servizio “compiti assistiti” per quelli alle elementari. A maggio 2020 è nato un centro estivo con recupero scolastico per una cinquantina di ragazzi.